L’aggiornamento fa parte della fase di riscaldamento del gruppo.
Quando la formazione prevede diversi incontri, può essere utile fare il punto raccontandoci cosa è successo dall’incontro precedente, se abbiamo fatto riflessioni rispetto i temi trattati, se abbiamo avuto intuizioni o variato in qualche modo i nostri comportamenti.
OGGI MI SENTO..
Può essere anche semplicemente il momento dell’ “oggi mi sento..” in cui all’inizio del lavoro di gruppo si dichiara il proprio stato d’animo.
“oggi mi sento..” è una consegna molto aperta, la si può usare anche con gruppi nuovi. Nel lavoro con gli adolescenti è molto utile perché gli permette di portare in aula il proprio stato d’animo, le emozioni spesso forti che li attraversano. “mi sento incazzato perché quello stronzo mi ha fatto questo…”, “ho sonno mi dovete mollare..”. Queste emozioni trovano legittimità nel gruppo e divengono un elemento prezioso per il conduttore per orientare il proprio lavoro.
LE CONSEGNE
Le consegne possono essere declinate in molti modi:
dal classico “oggi mi sento” a
- essere qui adesso è per me..
- Qualcosa che è successo da quando non ci vediamo che centra con i temi dell’ultima giornata passata insieme…
- Quello che vorrei lasciare fuori di qui è…
E’ possibile anche utilizzare la forza della metafora:
- un tempo atmosferico per descrivere come mi sento ora
- descrivi un quadro che dice qualcosa di te ora..
UTILIZZARE OGGETTI, CREARE UN RITO
Si possono utilizzare anche oggetti per facilitare l’attività e rafforzare la dimensione del rito, come ad esempio una palla che i partecipanti si consegnano per passarsi la parola.
La mia amica Elisa, drammaterapista, inizia sempre le sue sessioni con la consegna “oggi vi dico che…” utilizzando invece che la palla un fiore di stoffa, un oggetto che già da solo comunica accoglienza e bellezza.
NELL’APPRENDIMENTO ESPERIENZIALE
In una prospettiva di apprendimento esperienziale questo momento ha un duplice valore:
- Dare voce al processo di apprendimento che non si limita al lavoro d’aula ma prosegue durante tutta la quotidianità dell’individuo, si costruisce nella sovrapposizione di “livelli”. Quanto emerso in aula si intreccia con nuovi vissuti, riflessioni, idee, azioni, il nostro apprendere ha in questo continuo ri-inventarsi la sua essenza.
- il momento emotivo in cui le persone si approcciano alla sessione formativa è già parte dell’esperienza di apprendimento: il formatore (e l’individuo) non può non tenerne conto.